martedì 8 giugno 2010

Marie-Christine COUSIN analizza il giallo secondo Tabucchi




Analisi de La testa perduta di Damasceno Monteiro

di Antonio Tabucchi

di Marie-Christine Cousin

étudiante en DUIT2 Université de Caen


 

Un romanzo detto poliziesco che non corrisponde al romanzo a enigma, né al noir né al thriller (secondo la tipologia di Todorov), ma prende a prestito un po' da tutti, e nasconde dietro il suo titolo parecchi approcci di un omicidio.

L'aspetto criminale , l'indagine e la scoperta dell'identità dell' uomo ucciso e dei suoi assassini si svolge parallelamente a quella di un incontro tra un giovane giornalista Firmino e un avvocato descritto non attraverso la sua età ma attraverso un aspetto piuttosto sgradevole da cui il soprannome Loton (il riferimento è per Charles Laughton, l'attore che interpretava l'avvocato nel film Testimone d'accusa).

Il romanzo presenta continuamente un dualismo nell' ambiente, nei personaggi, nello stile, nel linguaggio ; dimostra una trasformazione e una evoluzione sia dei personaggi che delle situazioni e dello stile ; e presenta l'organizzazione di un sistema.


 

Si può ovviamente leggere il romanzo con interesse per la « suspense» ma l'enigma non è troppo difficile da risolvere, una telefonata anonima rivela ben presto al giornalista-detective come trovare l'assassino e le motivazioni del delitto. La storia segue una linearità cronologica : scopriamo che il ragazzo ucciso voleva rubare la droga nascosta nei containers della Stones of Portugal e ha perso la vita perché è stato scoperto dal sergente della guarda National : il Grillo Verde - capo dei trafficanti e dai suoi complici  : « Lui voleva fregarli… ma loro hanno fregato lui ».

Come detto, il romanzo non è neanche un vero thriller  : il giornalista-detective non è in pericolo. L'avvocato « non vuole che (lui) si senta Philip Marlowe. »

Dal momento del loro incontro, un'altra storia comincia, quella di un apprendimento - l'educazione civica e culturale di Firmino, in riferimento all'educazione sentimentale di Flaubert citato da Loton nel romanzo.


 

La dualità nel romanzo


 

Questa nozione appare dall'inizio, ne parla Loton : « non so se si è reso conto che il mondo è binario »…

- nel campo geografico : tra le città di Lisbona dove vive Firmino e quella di Oporto dov' è mandato e che trova antipatica. Qui, vediamo la rivalità Nord-Sud.

- nel linguaggio : descrittivo quando si parla di cibo, una cosa molto importante per Firmino e anche per Loton; didattico quando l'avvocato espone la teoria del diritto : la Grundnorm, o insegna a Firmino : « l'oggetto intrinseco della letteratura è la conoscenza dell'essere umano, e poiché non c'è luogo al mondo in cui la si possa studiare meglio che nelle aule dei tribunali »; enfatico nella sua arringa.

- nello stile : poliziesco con immagini crude per parlare delle torture che subiscono le persone nelle mani di un qualsiasi potere arbitrario,

propagandista nei servizi mandati da Firmino al suo giornale : « con molti dettagli pittoreschi, … patetici e drammatici, come un bel fotoromanzo » .

La dualità, la si trova ancora :

- nel contrasto tra Firmino, giovane giornalista ambizioso ma inesperto che conosce poco all'infuori dei suoi studi letterari, e Loton, un « genio » secondo Dona Rosa, un vero pozzo di scienza, che conosce la letteratura francese e tedesca, i filosofi e i teorici e che ha scelto di diventare l'avvocato dei disgraziati;

- tra i potenti : i poliziotti, i nuovi ricchi opportunisti del salazarismo, « che se la intend(ono) bene con tutti i partiti dell'arco costituzionale, dai comunisti alla destra »;

e gli sciagurati. I gitani, i poveri come i genitori di Damasceno, le prostitute come Wanda ; « una di quelle povere creature che si aggirano sulla crosta del mondo e alle quali non è promesso il regno dei cieli »;

- nella nozione del tempo considerato dal punto di vista dei giovani : « per lei, il tempo è un nastro che le si dispiega davanti, come un automobilista che corre su una strada ignota e il cui unico interesse è ciò che verra dopo la prossima curva. », e degli anziani : il passato evocato da Loton con nostalgia , « a volte sogno mia nonna… o so che lei è mia nonna, ma allo stesso tempo è bambina come io sono bambino …. »;

- nella contraddizione tra la stampa libera e democratica che può avvertire l'opinione pubblica ma che nello stesso tempo deve fare sempre piu soldi vendendo più copie;

- nel dualismo tra la vita reale dove si soffre e si muore e il fantastico « una bella parola e anche un concetto su cui meditare » o i giochi come il Milligan che ha « un meccanismo simile a questa insopportabile logica che condiziona la nostra vita »


 

Trasformazioni e evoluzioni nel romanzo


 

L'obiettivo dell'autore particolarmente nella seconda parte del suo romanzo non è più solo di divertire ma anche di fare riflettere :  
« Riflettere su come in diverse plaghe della nostra civilissima Europa, ancora oggi, il termine giustizia non abbia un significato univoco. Su come, tramite l'uso arbitrario del potere poliziesco, sia permesso perpetrare la più umiliante mortificazione dei diritti dell'individuo. Soprattutto riflettere su come una persona, prima di tutto, sia una persona. » [fonte: lettera.com]

Per illustrare queste tematiche Tabucchi sceglie di costruire una relazione maestro-allievo tra Loton e Firmino. Loton vuole insegnare a Firmino a guardare dietro lo specchio.

Da giovane un po' superficiale all' inizio, Firmino seguirà un percorso iniziatico, incontrerà la morte quando sarà confrontato alla testa ritrovata di Damasceno e metterà in dubbio le sue certezze e i suoi riferimenti grazie a Loton che ha saputo criticare con indulgenza le sue scelte.

Ora, si appoggia su Lotman « per quanto riguarda la decifrazione del messaggio occulto »… ma conserva Lukàcs « per quanto riguarda le ragioni politiche ».

Dopo l'esperienza che ha vissuto, non sarà mai più la stessa persona. Questo potrebbe essere un messaggio ottimistico di Tabucchi, nonostante il male nel mondo, la tortura, l'abuso e la violenza: «  non possiamo sopprimere le pulsioni distruttive dell' uomo ».

Tuttavia, quando ci sono delle persone coraggiose che si levano contro l'ingiustizia e soprattutto che non accettano di sottomettersi a qualsiasi potere dittatoriale o disonesto, sia esso militare, politico, economico o intellettuale, le cose possono cambiare. Il processo che Loton e Firmino credevano perso, sarà riaperto grazie alla testimonianza di un « border-line », Wanda.

Un brano nel quale possiamo indovinare l'intenzione di Tabucchi di far capire i cambiamenti che possono accadere nella vita : quello del camaleonte –nome dato con una strizzatina d'occhio sapendo l'ammirazione di Tabucchi per Pessoa di cui è il traduttore e lo specialista riconosciuto mondialmente, a un ristorante « Camaleonte Pessoa » perché Pessoa « era un uomo dalle mille maschere » .

A livello di un paese, sebbene una dittatura come il Salazarismo nel Portogallo duri per anni alla fine è rovesciata, le idee politiche possono passare . Loton da l'esempio seguente : « London fu torturato dai comunisti, Alleg fu torturato perché era comunista ». Nessuna ideologia è buona in sé.

Il riferimento continuo alla Norma Base contiene un avvertimento. Non dire mai « che il fine giustifica i mezzi » questo non è la conclusione di Loton che dice invece  : « con questa frase l'umanità ha commesso le peggiori atrocità. »

Tabucchi mette queste parole in bocca ai suoi personaggi perché è la sua visione del mondo, è un autore polemista, molto impegnato nella vita politica.


 

L' approccio sistemico del romanzo


 

E illustrato principalmente nella metafora della ragnatela : «  il mondo da dietro la finestra … forma una ragnatela, un sistema fatto di sotterranee congiunzioni, di legami astrali, di inafferrabili corrispondenze. »

La funzione dell' intellettuale è di spiegare questo sistema complesso. « Tabucchi rivendica la creatività della conoscenza artistica. Le sue argomentazioni si fondano su una solida consapevolezza : quella dello scrittore che, in quanto scrittore, ha il dovere di mettersi nella pelle degli altri e di guardare il mondo da tanti punti di vista, non solo dal dritto ma anche (anzi soprattutto) dal rovescio » [fonte: Di Stefano Paolo. Corriere della Sera. 8/03/1997].


 

Conclusione


 

La testa perduta di Damasceno Monteiro è un romanzo camaleontico che utilizza diverse tecniche narrative : il giallo, il saggio filosofico, il romanzo politico. Tabucchi ha creato una galleria di ritratti credibili, fa un po' la promozione turistica del Portogallo, mette in scena situazioni plausibili –la storia dell'omicidio è stata confermata poco dopo la pubblicazione del libro. Il suo scopo era di denunciare le derive della giustizia e « l'uso abusivo del potere poliziesco che si permette di perpetrare la più umiliante mortificazione dei diritti dell'individuo » lettera.com

Questo fatto di cronaca potrebbe accadere in qualsiasi paese del mondo contemporaneo. Pensiamo a quello che è accaduto nella prigione di Guantanamo.


 

Marie-Christine Cousin

DU2

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