domenica 16 marzo 2014

Questionario La Locandiera di Goldoni


QUESTIONARIO per studenti che seguono il corso M22 Histoire du théâtre

I parte: dall'Atto I all'Atto II Scena 18 (inclusa) fino a: 1h 43' 25"

* * *

Pièce di Carlo Goldoni rappresentata per la prima volta durante il Carnevale, a Venezia, nel 1753. Si tratta di una commedia in tre atti.

Come ogni opera, c'è un dedicatario: in questo caso, Giulio Rucellai, fiorentino, professore di diritto all'università di Pisa. Da non dimenticare che Goldoni, laureato in giurisprudenza, aveva esercitato l'avvocatura anche a Pisa.

Il testo per intero, libero da copyright, è consultabile qui (wikisource, progetto teatro).

Per questo questionario, si prende come riferimento, l'allestimento di Franco Enriquez. 
Eccone la scheda tecnica:

LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
(1965)
regia: Franco Enriquez
scene e costumi: Emanuele Luzzati
interpreti:
Valeria Moriconi (Mirandolina)
Paolo Graziosi (cavaliere di Ripafratta)
Glauco Mauri (marchese di Forlipopoli)
Giuseppe Porelli (conte di Albafiorita)
Luciano Melani (Fabrizio)
Adriana Innocenti (Ortensia)
Silvana De Santis (Dejanira)
Alessandro Esposito (servitore del Cavaliere)
Alfredo Piano (servitore del conte)
produzione: Teatro Stabile di Torino
debutto: Venezia, Campo San Zaccaria, 19 agosto 1965

La pièce qui di seguito è una ripresa televisiva dello spettacolo:



ATTO PRIMO
  1. Dove ci troviamo? (a) descrizione della scena e b) personaggi che aprono la scena
  2. Goldoni mette da subito in scena due personaggi. A) dire chi sono; B) dire in che cosa si distinguono (abbigliamento etc.)
  3. Perché il marchese è altezzoso con il conte? 
  4. Per quale motivo i due nobili soggiornano in quel luogo? 
  5. Da quanto tempo?
  6. Com'è possibile che una donna sia la padrona di una locanda?
  7. lessico: perché il marchese si adira quando Fabrizio lo chiama «Illustrissimo»? Come dovrebbe rivolgersi a lui?
  8. Qual è la morale dei "quattrini"? Che cosa è degno di stima?
  9. Qual è la caratteristica più importante del cavaliere di Ripafratta?
  10. Da quanto tempo è arrivato alla locanda?
  11. In che cosa Mirandolina è diversa dalle altre donne?
  12. In quale modo Mirandolina riesce a conquistare definitivamente il cuore del cavaliere?
  13. Rileggete questo scambio di battute tra Fabrizio e Mirandolina (Atto I sc. 10) e analizzatelo, dando la vostra interpretazione.

ATTO II 

  • lo svenimento di Mirandolina. Perché la donna finge di svenire?
  • quale effetto produce sul cavaliere?
  • qual è il suo (di lui) peccato di presunzione?
RIFLESSIONI

  1. Nobiltà spiantata vs ricchezza del parvenu
  2. Borghesia vs nobiltà (2 borghesi - Mirandolina e Fabrizio vs tre nobili - marchese, conte e cavaliere)
  3. commentare questo passaggio, quando - a proposito dell'amore verso Mirandolina che condivide col marchese - il conte dice al cavaliere: « Egli (Forlipopoli) pretende corrispondenza, come un tributo alla sua nobiltà. Io (Albafiorita) la spero, come una ricompensa alle mie attenzioni». (Atto I Sc IV)

  4. La dichiarazione femminista ante litteram di Mirandolina (ma è un uomo che scrive il suo testo):
La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. A maritarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e godo la mia libertà. Tratto con tutti, ma non m’innamoro mai di nessuno. Voglio burlarmi di tante caricature di amanti spasimati; e voglio usar tutta l’arte per vincere, abbattere e conquassare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto al mondo la bella madre natura.

Il cavaliere interpretato da Pino Micol (Mirandolina è Carla Gravina) 1986





1 commento:

ilvignettificio ha detto...

Qui i testi di Carlo Goldoni:

http://goldoni.letteraturaoperaomnia.org/

Saluti a tutti!