lunedì 20 maggio 2013

Oh, Germania! La mostra De l'Allemagne al Louvre (II parte)

 Oh, Germania! La mostra De l'Allemagne al Louvre (II parte)

ovvero Brevi osservazioni su un dipinto di Arnold Böcklin



Mi sono perduta in un quadro di Böcklin, dicevo in conclusione della prima parte del mio intervento sulla mostra dedicata all'arte tedesca dal 1800 al 1937. Il quadro in questione è questo: 


Arnold Böcklin, Villa in riva al mare, 1878


Conosco abbastanza bene questo pittore, eppure sempre mi meraviglia, mi coglie di sorpresa, mi spiazza. È un artista che ha ispirato grandemente De Chirico e non solo.

Dinanzi a quest'olio su tela (è la terza versione di un medesimo tema)  abbastanza grande (160 cm x 110 cm) si resta come tetanizzati.

A raffiche brevi e secche, il vento piega le betulle, le acacie e i cipressi. 

La risacca spezza le onde che si gettano imperiose a riva. 

Persino le statue che ornano la terrazza della villa sembrano voler trovare un riparo dalla furia del vento, sottraendosi all'impatto diretto dell'aria cruda.

Intorno, c'è una luce di sole residuo, trepido e insolente. Vorrebbe confortare ma non è per nulla rassicurante. 

Una figura femminile s'è lasciata dietro di sé i gradini impervi che ha percorso e si appoggia stancamente alla rovina. 

È assorta nei suoi pensieri, quasi sonnolente, la sua malinconia si perde nel décor marino degli alti scogli. 
Simile a una colonna, è stretta in uno scialle che le copre il capo senza risparmiarle un brivido forse ricercato. 

La spettatrice quale io sono ha sentito lo schiaffo freddo del vento in faccia, la terra mista a sabbia umida ai piedi, il sole di traverso luminoso ma glaciale e ha avvertito distintamente il cadenzato infrangersi delle acque non troppo distante da sé.

È quel che si chiama il «mistero» Böcklin.

(fine della seconda parte)

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