photo 2011©Dino Ignani |
Rosanna Morace ha scritto sulla Compagnia delle Poete (cui ho l'onore di appartenere), interpretando les tenants et les aboutissants[1] dello spirito del nostro Gruppo con sensibilità, empatia e grande intelligenza. Grazie.
URTARE, CONTRAFFARE, ENTRARE
ANCORA IN UN INIZIO
La "Compagnia delle poete"
ANCORA IN UN INIZIO
La "Compagnia delle poete"
di Rosanna Morace
Buio. Silenzio. Rumore di tacchi. Silenzio.
Poi, una voce, e un’altra, e un’altra ancora, e l’una si disperde nell’altra con armonia in un ininterrotto filo, l’una diventa l’altra conservando la propria unicità, il proprio timbro, il proprio accento più o meno straniero. Diversi modi di intendere, fare e pronunciare poesia si amalgamano e si integrano con la musica, in una ritrovata dimensione lirica, orale e corale del fatto poetico. La poesia come prima e più primitiva forma di comunicazione, al pari dell’immagine. Poesia semplice, comunicativa, istantanea, fatta di immagini che emergono con forza dal magma di suoni e voci. Poesia scritta per essere detta, e detta da colei che l’ha scritta.
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[1] Gli annessi e i connessi, i perché e i per come...
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