sabato 18 settembre 2010

Jerome K. Jerome ci racconta il trucco da usare con il bricco che non bolle

Pubblico un estratto di questo libro esilarante:



«Mettemmo l'acqua per il tè a bollire sulla prua e ce ne andammo a poppa con la decisione di non occuparci più del bricco e pensare alle altre cose necessarie.

Questo è l'unico sistema perché un bollitore serva al suo scopo sul fiume. Se si accorge che state aspettando con impazienza l'acqua bollente, non comincerà mai più a cantare. Il meglio da fare è di andarsene e cominciare a mangiare come se non voleste prendere il tè. Meglio non voltarsi nemmeno a guardarlo; vedrete che allora comincia subito a schizzar acqua bollente, matta per la voglia di diventare tè.

Quando poi vi capita di avere molta fretta potete fare anche meglio: vi mettete a parlare ad alta voce l'uno con l'altro dicendo che non volete il tè, che non lo prenderete. 
Vi avvicinate al bricco, in modo che possa sentire, e gridate: 

- Io il tè non lo prendo; e tu, George? 

Al che George urla: 

- No, il tè non mi piace, berremo invece una limonata... il tè è indigeribile.

State sicuri che il bricco mette a buttar fuori tanta acqua bollente che spegne il fornello.

Adottammo questo trucco innocuo e il risultato fu che, prima che tutto il resto fosse pronto, il tè già aspettava. 

Accendemmo la lanterna e ci accoccolammo per mangiare».


3 commenti:

Gio ha detto...

Ho adorato questo libro :-)
Ma la storia del formaggio in treno è racconata qui o nell'altro classico? :D

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

In questo, Gio, in questo!

Anch'io nel mio piccolo, col formaggio francese in aereo, vengo odiata dagli altri passeggeri... ;)))

Gio ha detto...

Mi sono appena ricordato dell'incipit ... e di quella noia: il non aver il ginocchio della lavandaia :D

Ah, che meravigliosi lazzaroni quei tre :-)