foto prelevata dal blog La dimora del tempo sospeso |
Cos'è questa? Questa è la mia faccia? Non sono le mie guance, eppure lo sono, non è la mia bocca, eppure c'è qualche cosa che somiglia alla mia bocca."
Cos'è la nostra identità?
Essa è tutto ciò che caratterizza ciascuno di noi come individuo singolo e inconfondibile.
È ciò che impedisce alle persone di scambiarci per qualcun altro. Così come ognuno ha un'identità per gli altri, ha anche un'identità per sé.
Quella per gli altri è l'identità oggettiva, l'identità per sé è l'identità soggettiva.
L'identità soggettiva è l'insieme delle mie caratteristiche così come io le vedo e le descrivo in me stesso.
L'identità oggettiva di ciascuno, ossia la sua riconoscibilità, si presenta secondo tre principali modalità.
La prima modalità è l'identità fisica: questa è data soprattutto dalle caratteristiche della faccia, le quali ci permettono di non esser confusi con un'altra persona.
La seconda modalità è l'identità sociale, ossia un insieme di caratteristiche quali l'età, lo stato civile, la professione, il livello culturale e l'appartenenza ad una certa fascia di reddito.
La terza modalità è l'identità psicologica, ovvero la mia personalità, lo stile costante del mio comportamento.
Alcuni aspetti dell'identità cambiano più facilmente di altri. L'identità sociale può cambiare rapidamente: se, ad esempio, un funzionario di banca va in pensione e si trasferisce in campagna, ecco che la sua identità sociale è cambiata ed egli non è più il tale funzionario benestante e abitante in città, ma è il tal'altro pensionato, solerte proprietario di un piccolo orto. L'identità fisica invece cambia gradatamente. E' probabile che a sessant'anni abbia più o meno la stessa faccia di dieci anni prima, anche se potrei avere una faccia alquanto diversa rispetto a trenta o quarant'anni prima. L'identità psicologica è una tema molto interessante e anch'essa cambia piuttosto poco: ognuno ha una sua personalità, vale a dire una certa intelligenza, determinate attitudini e specifici tratti del carattere.
La personalità dipende, in gran parte, da fattori genetici e assume caratteristiche stabili durante l'infanzia. [...]
Essa è tutto ciò che caratterizza ciascuno di noi come individuo singolo e inconfondibile.
È ciò che impedisce alle persone di scambiarci per qualcun altro. Così come ognuno ha un'identità per gli altri, ha anche un'identità per sé.
Quella per gli altri è l'identità oggettiva, l'identità per sé è l'identità soggettiva.
L'identità soggettiva è l'insieme delle mie caratteristiche così come io le vedo e le descrivo in me stesso.
L'identità oggettiva di ciascuno, ossia la sua riconoscibilità, si presenta secondo tre principali modalità.
La prima modalità è l'identità fisica: questa è data soprattutto dalle caratteristiche della faccia, le quali ci permettono di non esser confusi con un'altra persona.
La seconda modalità è l'identità sociale, ossia un insieme di caratteristiche quali l'età, lo stato civile, la professione, il livello culturale e l'appartenenza ad una certa fascia di reddito.
La terza modalità è l'identità psicologica, ovvero la mia personalità, lo stile costante del mio comportamento.
Alcuni aspetti dell'identità cambiano più facilmente di altri. L'identità sociale può cambiare rapidamente: se, ad esempio, un funzionario di banca va in pensione e si trasferisce in campagna, ecco che la sua identità sociale è cambiata ed egli non è più il tale funzionario benestante e abitante in città, ma è il tal'altro pensionato, solerte proprietario di un piccolo orto. L'identità fisica invece cambia gradatamente. E' probabile che a sessant'anni abbia più o meno la stessa faccia di dieci anni prima, anche se potrei avere una faccia alquanto diversa rispetto a trenta o quarant'anni prima. L'identità psicologica è una tema molto interessante e anch'essa cambia piuttosto poco: ognuno ha una sua personalità, vale a dire una certa intelligenza, determinate attitudini e specifici tratti del carattere.
La personalità dipende, in gran parte, da fattori genetici e assume caratteristiche stabili durante l'infanzia. [...]
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Per approfondire: Giovanni Jervis, Presenza e identità, Milano, Garzanti, 1984
Per approfondire: Giovanni Jervis, Presenza e identità, Milano, Garzanti, 1984
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