PHOTO JSPACCINI©2010
LA CASA SULLA STRADA
Ero stesa nella polvere sul ciglio della strada.
Non vidi il suo volto.
Né lui vide il mio.
Impallidirono le stelle e l'aria si fece blu.
Non vidi le sue mani
Né lui vide le mie.
L'oriente mutò in un limone verde.
Ho aperto gli occhi per un uccellino.
Allora seppi chi amai
per la vita intera.
Allora lui seppe di chi le povere mani
abbracciava.
E l'uomo il suo fardello prese, e partì
in lacrime verso la sua casa.
E la sua casa è la polvere della strada
com'è anche casa mia.
Vesna Parun
(Tratto da Né sogno né cigno, Spring, ed. 1999 - Traduzione di Jacqueline Spaccini)
5 commenti:
Son proprio belle queste poesie. E ogni volta che ne metti una sul blog ripenso a quello che scrivevi sulle "tre parole del poeta, due del traduttore".
Insomma son belle anche per merito tuo...
Che rabbia che su ibs il libro della Parun con le tue traduzioni lo mettano in viaggio dopo quattro settimane. Ma mi sa che alla fine lo prendo.. :-)
ma esiste ancora in commercio?
«Quando traduci un verso, ricordalo, cinque parole debbono essere del poeta, due del traduttore» (parole che Izet Sarajlic diceva a me)
Ah sì, cinque parole del poeta e due del traduttore, ricordavo male...
Comunque su IBS lo danno ancora in commercio... :-)
Pensa che io ho solo una copia per me...
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