venerdì 28 gennaio 2011

Il luogo che è quel luogo, il nostro luogo

photo by Rossella Gigli ©www.freshplaza.it

Un luogo non è mai solo "quel" luogo. quel luogo siamo un po' anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati. Ci siamo arrivati il giorno giusto o il giorno sbagliato, a seconda, ma questo non è responsabilità del luogo, dipende da noi. Dipende da come leggiamo quel luogo, dalla nostra disponibilità ad accoglierlo dentro gli occhi e dentro l'animo, se siamo allegri o malinconici, euforici o disforici, giovani o vecchi, se ci sentiamo bene o se abbiamo il mal di pancia. Dipende da chi siamo nel momento in cui arriviamo in quel luogo.

Antonio Tabucchi, Viaggi e altri viaggi, Milano, Feltrinelli, 2010

giovedì 27 gennaio 2011

Chi è per davvero cieco?

Tiresia incontra Odisseo

*TIRESIA: Tu sei giovane, Edipo, e come gli dèi che sono giovani rischiari tu stesso le cose e le chiami. Non sai ancora che sotto la terra c'è roccia e che il cielo più azzurro è il più vuoto. Per chi come me non ci vede, tutte le cose sono un urto, non altro.

Cesare Pavese, «I ciechi» da Dialoghi con Leucò (19)
____________
*Tiresia è un indovino della mitologia greca, ricordato per essere stato uomo e donna (per sette anni). Cieco a causa della collera della dea Hera (Giunone, la moglie di Giove) per una sua rivelazione.